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Ron Barceló

Il brief

Ron Barceló è uno dei rum più esportati al mondo, e quando arrivò in Italia, decise di farsi conoscere attraverso i social.

Composto al 100% da zucchero di canna e prodotto nella Repubblica Dominicana, è un ron dal gusto distintivo, dunque un buon invecchiamento fa la differenza.

La strategia prevedeva un tipo di comunicazione molto in linea coi valori della generazione millennial (quella che consuma più spesso drink alcolici lisci, piuttosto che cocktail) e sfruttava immagini dal grande potere evocativo. Lo scopo era inserire il brand all’interno dell’Italian lifestyle e allo stesso tempo dargli un’identità social distintiva.

Ron Barceló

La sfida

La piattaforma scelta fu Instagram, e la strategia, che prevedeva un certo tipo di tono di voce, doveva viaggiare su una linea molto sottile tra il descrivere la realtà secondo gli occhi di una generazione cresciuta a pensieri esistenziali e aperitivi e l’evitare di promuovere l’alcol come soluzione a tutti i problemi (anche perché non lo è).

Pur avendo una gamma piuttosto varia di prodotti, dovevamo focalizzarci solo sulla linea Imperial, che in fondo era quella più adatta a rappresentare il brand in Italia.

Inoltre, trattandosi di una gestione del canale mese per mese, bisognava trovare insight in linea con la stagionalità e i trend del momento.

Infine, la comunicazione non doveva essere incentrata sul prodotto, ma doveva anche prevedere una certa percentuale di post relativi al mood, più che al brand, affinché questo si inserisse nelle conversazioni legate al lifestyle italiano.

La soluzione

Per diversi mesi, mi sono occupato assieme ai miei colleghi in MiTH di ideare i post. Ho fatto molte ricerche sui millennial e mi sono focalizzato su come questi affrontassero tutto ciò che era legato alla vita quotidiana e su come percepissero se stessi in relazione alla realtà che vivono. Ho escluso, ovviamente, ogni tipo di valutazione personale, essendo queste molto soggettive.

Il feed doveva essere un’efficace alternanza di post legati al prodotto, fotografie ambientali con insight di mood e perfino post fatti di sole headline. Questi ultimi si sono rivelati tra i migliori tipi di post sul profilo.

Il lavoro

KPI

Il brand, partito da zero, contava quasi 7mila follower su Instagram dopo il primo anno di collaborazione. Numeri che confrontati con alcuni competitor italiani, equivalgono al 50% di ciò che questi hanno ottenuto sulla stessa piattaforma in 5-10 anni e con budget maggiori. I post hanno ottenuto una reach di oltre 3 milioni persone e avevano un engagement medio del 7%, a fronte di una media di settore dello 0,24%.

Questo ha permesso al brand di organizzare anche alcuni eventi in Italia e pubblicizzarli con successo sui social.

Post su Instagram

Credits

Agenzia: Mission To Heart
Direzione creativa: Alessandro Zuccherofino
Art director: Alessia Carnevale
Copywriter: Mario Palmieri

ContenTricks

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Il cliente

ContenTricks è una libreria di contenuti sul digital marketing già pronti all’uso, dagli articoli ai video. Vi si accede pagando una sottoscrizione mensile e ogni mese vengono caricati nuovi contenuti.

L’obiettivo della campagna su Facebook era quello di aumentare il numero degli iscritti facendo appello a tutti quei marketer che fanno fatica a produrre contenuti nuovi e genuini per il loro business. Il tono richiesto doveva essere amichevole, come a parlare da collega a collega.

L'idea

Dai feedback pervenuti durante la fase di test, è emerso che la maggioranza degli iscritti usava ContenTricks come fonte di ispirazione.

Ho voluto ricreare la situazione tipica del content creator di fronte al monitor senza ispirazione. Dato il basso budget, come visual ho dovuto fare ricorso a immagini di stock, ma ho preferito un buffo cagnolino al solito tizio impanicato.

La head rappresenta la voce del collega che bonariamente scherza sul momento di sconforto e propone una soluzione che verrà poi spiegata nel testo dell’annuncio: ContenTricks.